Il Bando Lets Go! ha erogato 16 milioni di euro per la sopravvivenza di 400 Enti del Terzo Settore che assicurano servizi in ambito sociale, culturale e ambientale; un sistema diffuso che opera a beneficio delle persone e della comunità. Un patrimonio tangibile, spesso poco rappresentato, fatto di realtà e luoghi, fondamentali nella vita di coloro che vivono situazioni di disagio. Servizi per le persone con disabilità, minori e famiglie in situazione di fragilità; asili nido, assistenza ad anziani, attività artistiche e culturali. Un sistema sussidiario di servizi che rischia di scomparire, sopraffatto dalla crisi. Nel corso della pandemia Fondazione Cariplo ha colto l’urgenza di assicurare la sopravvivenza di questi servizi, la nostra Fondazione si è impegnata, insieme alle altre Fondazioni di Comunità, per promuovere il bando e seguire l’attività di analisi e selezione. Un lavoro articolato e finalizzato ad aggregare risorse in risposta alla crisi e preservare i servizi a beneficio delle comunità.
LETS GO! è intervenuto in modo significativo per supportare l’esistenza stessa e la stabilizzazione di servizi indispensabili; sul territorio della nostra Fondazione gli interventi a beneficio degli Enti sono stati complessivamente 110, a cui sono state destinate risorse per un valore di 4.619.000 euro, il 28,8% del totale erogato; in particolare a Milano città, ed anche nei territori dell’Adda Martesana (4), del Sud Ovest e del Sud Est della città metropolitana. L’obiettivo è preservare i servizi dando un supporto immediato agli enti del terzo settore in sofferenza per sostenerne l’operatività, per questo gli enti selezionati avranno a disposizione da subito l’80% del contributo.
Giovanni Azzone, Presidente Fondazione di Comunità Milano: “Si tratta di un’azione straordinaria, che coinvolto il sistema delle Fondazioni di Comunità, necessaria per assorbire lo shock e rinnovare un sistema che, conciliando innovazione e coesione sociale, darà nuova linfa allo sviluppo dei nostri territori.
La pandemia ha indebolito le reti sociali su cui si basa la capacità di reazione delle nostre comunità: nuove fragilità hanno intaccato famiglie finora solide, servizi consolidati di supporto alle famiglie faticano a riprendere forma. La recessione economica che ha colpito anche gli Enti del Terzo Settore mette a rischio molti servizi di prossimità ed assistenza. LETS Go! ha colto la necessità di avviare un intervento rapido e concreto per assicurare alla collettività questi servizi, supportando gli Enti del territorio affinché possano continuare a svolgere quella funzione di sussidiarietà, così importante per le nostre comunità.”
Il Bando ha mostrato l’ampiezza della crisi e le aree di criticità :
- hanno presentato richiesta di sostegno 1385 enti, organizzazioni di dimensioni piccole, medie e grandi e di diverse forme giuridiche (associazioni, cooperative sociali, fondazioni)
- nell’area sociale, accanto ai servizi per l’infanzia e l’adolescenza, alle strutture residenziali e aggregative impegnate nell’assistenza a persone anziani e con disabilità, hanno registrato difficoltà anche le attività collegate ai servizi di inserimento lavorativo e ai servizi di accompagnamento e inclusione sociale;
- nell’area ambientale hanno registrato difficoltà le organizzazioni impegnate in attività formative ed educative per i bambini e adolescenti, nell’organizzazione di eventi e manifestazioni;
- l’area culturale, colpita anche per l’impossibilità di svolgere le attività educative e gli eventi, conferma la difficoltà degli enti che operano in ambito teatrale, musicale e spettacolo.
- la stragrande maggioranza delle organizzazioni è stata fortemente colpita dalle misure di contenimento della pandemia: il 44% ha sospeso in tutto o in parte le attività; un terzo non ha ancora potuto riprendere l’ attività.
- le ripercussioni sui bilanci delle organizzazioni sono molto rilevanti: circa tre quarti degli Enti prevedono perdite nel 2020.
- le organizzazioni hanno difficoltà a mantenere i livelli occupazionali (gli enti impiegano stabilmente 25.000 lavoratori e 18.600 volontari) con il rischio di disperdere un patrimonio di competenze da preservare.
Seppure straordinaria, l’azione promossa da Fondazione Cariplo risponde solo a parte all’ampiezza del bisogno. Per proseguire nel sostegno al Terzo Settore la Fondazione lancerà a breve un’importante misura che risponde alle necessità finanziarie, in collaborazione con Intesa San Paolo, Fondazione ONC, Cooperfidi, Fondazione Social Venture Giordano dell’Amore, Fondazione Peppino Vismara.
Giovanni Fosti, Presidente Fondazione Cariplo: “ Con il Bando LETS GO! riusciamo a dare una risposta concreta a 400 organizzazioni di Terzo Settore, che coinvolgono 25.000 lavoratori e 18.600 volontari. Fondazione Cariplo, insieme alla Fondazione Peppino Vismara e alle Fondazioni di Comunità, ha promosso un’iniziativa di emergenza, con un valore fuori dall’ordinario, dando vita a un bando del valore di 16 milioni. Questo ha fatto emergere un fabbisogno molto più ampio e ha reso ancora più evidente il rischio che il tessuto di servizi e iniziative offerto dagli Enti di Terzo Settore sul territorio venga distrutto dalla crisi. Soprattutto in un momento così difficile, non possiamo permetterci di perdere questi Enti, le iniziative e i progetti di cui sono protagonisti, le competenze dei loro collaboratori e dei loro volontari. Perderli sarebbe un danno enorme per le nostre comunità e soprattutto per chi in questo momento è più fragile. Ci auguriamo che la richiesta di aiuto che è emersa attraverso il bando trovi l’attenzione che merita anche da parte di altri soggetti all’interno del nostro territorio”
Paolo Morerio, Presidente Fondazione Peppino Vismara “Quando abbiamo aderito alla proposta della Fondazione Cariplo, nel mese di aprile, avevamo il sentore di essere di fronte ad uno scenario molto preoccupante che rischiava di comportare la chiusura di molti servizi ed iniziative socio assistenziali ed educative. Le evidenze oggettive raccolte attraverso il Bando LETS GO! purtroppo hanno confermato quella sensazione e ci hanno dato la dimensione della crisi sia dal punto di vista occupazionale che economico. Come Fondazione abbiamo testimoniato il nostro impegno affinchè il patrimonio di servizi e relazioni creato negli anni non venga disperso e continueremo a farlo, auspichiamo però che anche le istituzioni guardino con rinnovata attenzione e maggior vicinanza al Terzo Settore”
