BANDO Comunità Solidali. Contrasto alla povertà nell’Adda Martesana

La crisi causata dalla pandemia Covid-19 ha innescato un processo di impoverimento sociale ed economico che, se non adeguatamente contrastato, rischia di ripercuotersi negativamente sul benessere delle nostre comunità per i prossimi anni. Le Amministrazioni Locali e gli Enti del Terzo settore sono chiamati ad attrezzarsi per non farsi trovare impreparati davanti a quella che è, e sarà sempre più, una vera e propria emergenza economica e sociale. Un ruolo rilevante dovrà essere giocato a livello di singola comunità in un processo che mobiliti tutte le energie del territorio per la ricerca di soluzioni pratiche, il più possibile condivise, anche facendo tesoro degli apprendimenti, delle scoperte e delle potenzialità intercettate durante la pandemia.

Sono queste le motivazioni che hanno spinto Fondazione di Comunità Milano a pubblicare un Bando riservato ai territori dell’Adda Martesana, un territorio strategico e vasto che accoglie circa 350mila abitanti suddivisi in 28 comuni, aggregati intorno a 4 Ambiti sociali: Ambito 3 – Pioltello (Pioltello, Rodano, Segrate e Vimodrone); Ambito 4 – Cernusco S/N (Bellinzago Lombardo, Bussero, Cambiago, Carugate, Cassina De’ Pecchi, Cernusco sul Naviglio, Gessate, Gongorzola, Pessano con Bornago); Ambito 5 – Melzo (Cassano D’Adda, Inzago, Liscate, Melzo, Pozzuolo Martesana, Settala, Trucazzano, Vignate); Ambito 8 – Trezzo sull’Adda (Basiano, Grezzago, Masate, Pozzo D’Adda, Trezzano Rosa, Trezzo sull’Adda, Vaprio d’Adda).

La Fondazione ha lanciato ai 4 Ambiti sociali una sfida ambiziosa, proponendo una Call for Ideas, da sviluppare a livello di Ambito o più Ambiti, finalizzata a raccogliere proposte di interventi sistemici di contrasto alla povertà rivolte a fasce di popolazione, vulnerabili o a rischio di vulnerabilità, ancora non in carico ai servizi. Partenariati composti da soggetti pubblici ed enti del terzo settore, supportati da reti di sostegno integrate con la comunità locale e il tessuto imprenditoriale, potranno proporre percorsi condivisi di ricerca, ascolto e intercettazione dei bisogni, sviluppo di nuove strategie di intervento e sperimentazione di modelli innovativi di governance delle politiche territoriali. I singoli o le famiglie a rischio di povertà dovranno essere inseriti in percorsi di aiuto, inclusione e accompagnamento all’autonomia, con particolare attenzione alle politiche attive del lavoro volte all’orientamento, alla riattivazione, alla riqualificazione professionale, all’empowerment o allo sviluppo di forme di autoimprenditorialità e di inserimento lavorativo.

Le idee progettuali dovranno prevedere forme di ricomposizione delle risorse territoriali, pubbliche e private, anche attraverso un piano di fundraising, volto a raccogliere donazioni su un Fondo solidale di comunità dedicato, istituito presso la Fondazione.

Particolare cura dovrà essere rivolta al piano di monitoraggio dei risultati e dell’impatto delle attività svolte, al fine di contribuire a costruire nuovi strumenti per provare a decifrare la complessità del periodo storico in atto.