Un Terzo Settore rinnovato per un nuovo welfare ambrosiano di Paolo Petracca

L’emergenza pandemica mondiale ha portato, sta portando e porterà con sé enormi conseguenze economiche e sociali.

Siamo di fronte ad una crisi inedita nella storia del capitalismo (ovvero contrassegnata da un contemporaneo shock sia della domanda e sia dell’offerta in termini aggregati), e contemporaneamente siamo di fronte al più grande investimento pubblico nell’economia mai avvenuto in Europa. Siamo di fronte a sofferenze e a preoccupazioni sociali inedite e a gravi ed impegnative difficoltà che attraversano e attraverseranno le nostre comunità. Di fronte a tutto ciò c’è un grandissimo bisogno delle competenze in materia di politiche e servizi sociali del Terzo Settore, in particolare dello straordinario mondo nonprofit ambrosiano. C’è bisogno della sua sapienza nel tessere relazioni e nello sviluppare solidarietà.

Di fronte alla crisi delle democrazie, da cui quella italiana non è esente, di fronte al crescere della xenofobia, dell’odio e del rancore sociale, di fronte alla sempre minore consapevolezza e coscienza politica dei cittadini c’è un grandissimo bisogno dell’azione di pedagogia culturale e civile del Terzo Settore, c’è bisogno della sua capacità di essere il luogo di incontro delle diverse anime della società civile italiana, c’è bisogno della sua capillare e fattiva presenza in ogni territorio al servizio delle città e dei paesi.

Le nostre associazioni e le nostre “imprese sociali” devono però saper cambiare per essere all’altezza di fronte alle sfide di questi tempi nuovi. Perché, se siamo onesti con noi stessi, oggi non lo siamo o, per lo meno, non lo siamo a sufficienza.

Quali le cose che occorre cambiare? Occorre fare maggiormente rete tra le organizzazioni, far diventare il Terzo Settore ambrosiano un vero network di competenze cooperative, occorre realizzare programmi di formazione comune dei responsabili, degli operatori e deli volontari sui territori, investendo ancora di più su donne e giovani, e migranti. Occorre fare poche cose ma fatte bene. Fare proposte politiche qualificate, farle insieme e farle realizzare in un’alleanza strategica con gli Enti locali e con la filantropia.

Il welfare ambrosiano ha infatti un profilo unico ed originale nel panorama italiano ed europeo ed è una infrastruttura essenziale per uno sviluppo umano della nostra città.